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La didattica ambientale dell'Ecoistituto delle Cerbaie

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L'educazione ambientale portata avanti dall'Ecoistituto delle Cerbaie si basa sull'idea che per fare conservazione a livello globale occorra partire dalla conoscenza del territorio locale, quello intorno alla scuola per intendersi. Più o meno antropizzato o ricco di "natura" poco importa in quanto l'obiettivo è quello di far apprendere un metodo di approccio nei confronti di quanto ci circonda. Parliamo dal punto di vista di un Naturalista, insomma.. una persona curiosa che si guarda intorno cercando risposte (che non sempre trova) alle sue mille domande. Ed è questo che cerchiamo di fare con bambini e bambine di tutte le età, lavorando da oltre 20 anni con le scuole di ogni ordine e grado e partendo appunto da quelle dell'infanzia: far emergere domande, stimolare l'innata curiosità che li pervade per far loro percepire l'intorno:

un mondo estremamente complesso fatto di materia ma anche di suoni, di odori, di atmosfere che possono essere percepite grazie ai nostri sensi, troppo spesso sopiti. In molti, ed anche a distanza di moltissimi anni, ci dicono che dopo l'esperienza fatta in bosco, in un prato o lungo un corso d'acqua hanno guardato il mondo intorno a loro in maniera diversa da amici e parenti, con uno stupore che essi stessi hanno provato a trasmettere: un maggiolino, una coloratissima farfalla oppure un fiore microscopico di un azzurro così intenso che pare impossibile che gli altri non abbiano mai notato! 

I laboratori di didattica ambientale

nostri laboratori, pur basandosi su precise linee progettuali, nascono dall'interazione con i luoghi dove sono ubicate le scuole e con gli insegnanti.

Esempio di progetto verticale scuola infanzia-primaria e secondaria di primo grado

 

In continuità con la pluriennale programmazione sull'Educazione Ambientale portata avanti con le scuole del territorio, il progetto qui presentato si pone l'obiettivo di proseguire ed ampliare il percorso intrapreso volto alla "conoscenza" storico ambientale del territorio.

 

L'idea nasce dal connubio fra differenti metodi di valorizzazione del territorio: lezioni frontali, uscite sul territorio e creazione degli strumenti finalizzati alla fruibilità e quindi alla conoscenza del territorio.

Tutti percorsi possono essere letti in nell'ottica del "creare consapevolezza del territorio", al fine di modificare gli "stili di vita", dare agli alunni una conoscenza di base ed una "coscienza" dell'ambiente in cui vivono, adeguando ed ampliando concetti e metodi alle diverse fasce di età, partendo dall'osservazione del nostro territorio. 

 

Il progetto verticale di educazione ambientale coinvolge gruppi/classe fra scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Si inizia appunto dalle scuole dell'infanzia con un approccio ludico/percettivo ai vari tipi di ecosistemi presenti (prato, bosco, torrente ecc..); è sufficiente arrivare in qualsiasi ambiente "verde" per far percepire ai bambini (3-4-5 anni) la complessità delle interazioni fra organismi viventi e l'ambiente circostante. Per gli alunni delle primarie visiteremo gli ambienti del territorio per far conoscere e illustrare loro ecosistemi con un approccio crescente alla complessità. Dal concetto di biodiversità fino a quello di ecosistema passato dall'approccio ludico a quello scientifico del naturalista.  Infine, con i ragazzi delle medie, dopo un percorso di osservazione e conoscenza dell'ambiente che li circonda, giungeremo a delineare concetti più alti per l'ecologia, come per esempio la qualità degli ecosistemi e gli indicatori (compresi i biondicatori) che la caratterizzano. 

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Riassumendo "l'integrazione dei progetti”: 

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  • Scuole dell'infanzia: approccio ludico percettivo al territorio: biodiversità intesa come diversità di forme e colori attraverso l'utilizzo dei sensi. 

  • Scuola primaria: conoscenza (anche geografica) del territorio e creazione di strumenti per la comprensione degli ambienti naturali (ed antropici). 

  • Scuola secondaria di primo grado: utilizzo di questi strumenti con percorsi legati alla qualità degli ecosistemi (funzionalità ecosistemica, frammentazione del territorio, corridoi e barriere ecologiche, etc...). Approccio alla cartografia e all'evoluzione sia storica che geobiologica del territorio.

 

 

Scuole dell’infanzia

 

3 anni - "I Colori della natura" per le prime esperienze di educazione ambientale: sinteticamente è un laboratorio articolato in incontri in classe ed uscite che mira a stimolare i bambini più piccoli a muoversi in un ambiente naturale cercando di individuare in maniera induttiva le diverse componenti che si trovano in natura (alberi, foglie, fiori, erbe, tracce di animali, insetti ecc...) differenziandole per forma e colore.
 

4 anni - "La Natura intorno a noi" anche in questo caso il luogo dell'uscita non è vincolante, in quanto basta un qualsiasi spazio verde per "imparare" ad osservare con i 5 sensi ed a comprendere e toccare con mano i principali concetti legati alla scienza che studia gli ecosistemi. Cortecce, fiori, resine e foglie passando dal cinguettio degli uccelli per arrivare ai frutti del bosco saranno gli obiettivi per addestrare i sensi dei giovani discenti.

 

5 anni - "La natura prende forma" - nel periodo prescolare i bambini, pur piccoli iniziano in questo laboratorio e dare i nomi alle forme di vita che li circondano. Pur non essendo i nomi specifici (useremo molti nomi di fantasia inventati dagli stessi bimbi) saranno sufficienti a far si che gli esseri trovati siano essi animali o piante, possano essere riconosciuti successivamente. Primo approccio alla descrizione di quello che ci circonda e quindi alla classificazione basata sulla semplice osservazione.

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Scuola primaria

 

Classi 1°: Impariamo la natura: le forme di vita e i loro ambienti. Approccio alla biodiversità: osservazioni e descrizione degli ambienti naturali che attraverseremo. 

 

Classi 2°: I regni degli esseri viventi: animali piante e funghi: le caratteristiche di base e la ricerca su campo! 

 

Classi 3°: Gli ecosistemi: la complessità vista attraverso i legami tra gli esseri viventi e gli ambienti in cui essi vivono. 

 

Classi 4°: Leggere il paesaggio. il territorio e il mosaico degli ecosistemi. Impariamo a leggere quello che ci circonda.Classi 5°: Sotto la lente d’ingrandimento. Alla scoperta delle piante degli animali del nostro territorio e delle loro peculiarità, con focus particolare sul minimondo.

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Scuola secondaria di primo grado.

Classi 1°: Progetto Guida per un giorno: uso delle carte del territorio: com'è fatto il nostro territorio! Nella seconda uscita i ragazzi delle medie accompagneranno e guideranno quelli di 5° elementare.

Classi 2°: Il territorio locale: evoluzione storica e biogeologica, campionamento e creazione di un erbario.

Classi 3°: Qualità degli ecosistemi, uso dei biondicatori, analisi chimiche e raccolta dei campioni.

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I moduli potranno essere così articolati:

 

laboratori infanzia da 4 ore: 

- 1° incontro: lezione di 1 ora in classe 

- 2° incontro: uscita di 2 ore

- 3° incontro: lezione di 1 ora in classe

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laboratori primaria da 7 ore:

- 1° incontro: lezione di 2 ore in classe

- 2° incontro: uscita di 4 ore

- 3° incontro: lezione di 1 ora in classe

 

laboratori secondaria di primo grado da 10 ore:

-  1° incontro: lezione di 2 ore in classe

-  2° incontro: uscita di 3 ore

-  3° incontro: uscita di 3 ore

-  4° incontro: lezione di 2 ore in classe

oppure 

-    1° incontro: lezione di 2 ore in classe

-    2° incontro: uscita di 6 ore 

-    3° incontro: lezione di 2 ore in classe

 

Le piste di lavoro per i percorsi di Educazione ambientale:

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Le proposte riguardano il territorio locale, in primis, con suggestioni volte anche a valorizzare le bellezze presenti e la consapevolezza da parte della popolazione. Le aree di lavoro saranno tutte quelle zone nell'intorno della scuola: il giardino della stessa, un' area verde, un argine oppure un bosco, un'area umida o un'area protetta. Particolare attenzione è posta al NON USO del pulmino: Saranno infatti privilegiati tutti quei percorsi raggiungibili a piedi dal plesso scolastico.

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A titolo di esempio, si espongono alcune tracce utili per la progettazione dei laboratori legate ai territori delle Cerbaie e dei Paduli di Fucecchio e di Bientina.

 

  • Le Cerbaie e il Padule di Bientina – Un mondo di acque – Percorso di conoscenza degli ambienti fluviali, lacustri e palustri presenti fra le Cerbaie e il Padule con particolare riferimento all’integrità degli habitat e alla presenza di specie rare. L’attività ha l’obiettivo di stimolare nel bambino l’osservazione nei confronti di ciò che lo circonda e di attivare la sfera emotivo-sensoriale nel caleidoscopio di forme incontrate.

 

  • I colori e le percezioni della natura - Viaggio all’interno del bosco e degli ambienti naturali per conoscere e riconoscere le migliaia di forme e di colori di cui un bosco può tingersi. L’attività ha l’obiettivo di stimolare nel bambino l’osservazione nei confronti di ciò che lo circonda e di attivare la sfera emotivo-sensoriale nel caleidoscopio di forme incontrate.

 

  • Alla scoperta della Fata e del popolo del bosco - Viaggio naturalistico-fantastico per le bellezze e i misteri dei boschi del Rio delle Tre Fontine grazie a una storia narrata in cui i bambini saranno coinvolti e grazie alla quale le scoperte naturalistiche saranno inserite entro la trama di un racconto in cui potranno accadere incontri, in bosco, con personaggi straordinari. 

 

  • L’esplorazione della foresta e il Tesoro del Brigante Orcino - Animali, piante, ecosistemi, paesaggio, foreste da esplorare e conoscere. Il percorso è un viaggio in cui si può anche non sapere dove si arriva e dove si imparano a conoscere i segni, gli oggetti, e le informazioni che la natura ci fornisce all’interno della storia del celebre Brigante vissuto nel XIX secolo nelle foreste delle Cerbaie. Scopo del laboratorio è quello di stimolare la curiosità verso lo sconosciuto imparando a conoscerlo e ad apprezzarlo.

 

  • La qualità dei fiumi e dei canali – Percorso le classi dal secondo ciclo della Scuola Primaria in avanti. Volto alla conoscenza critica della qualità degli ambienti fluviali presenti nel territorio comunale, dall’Arno, all’Usciana fino ai rii del territorio delle Cerbaie. 
    Gli habitat saranno analizzati tramite tecniche di rilevazione come l’I.B.E. o l’I.F.F., indici riconosciuti in campo della valutazione della qualità ambientale dei corsi d’acqua.

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  • Gli animali del bosco e del Padule - Conoscenza della complessità della vita animale presente in un ambiente forestale integro come i Boschi del Macchione e Serradrigo e di un ambiente palustre come la zona fra la Dogana del Grugno e Staffoli, dagli invertebrati ai più alti vertebrati fino a dare i primi cenni di catene alimentari e reti trofiche.

 

  • La catena alimentare inversa: la pianta carnivora delle Cerbaie sulla Via Francigena – viaggio alla scoperta della Drosera rotundifolia corsica - Percorso naturalistico in cui gli alunni conosceranno il mondo quasi incantato del vallino della Sammartina con piante rare e paesaggi d’altri tempi oltre a visitare un tratto fra i più selvaggi della Via Francigena presso Poggio Adorno.

 

  • Alla scoperta della Via Francigena nelle Cerbaie - viaggio storico naturalistico attraverso uno dei tratti più suggestivi di questa antica via nei pressi dell’antico selciato storico di Galleno. Fra antichi castelli, ospitali e leggende visiteremo questi antichi luoghi percorsi tutt’oggi da migliaia di persone ogni anno.

 

  • Progetto Orientamento naturalistico - Orienteering - Percorso le classi dal secondo ciclo della Scuola Primaria in avanti. L’orientamento (orienteering) è uno sport riconosciuto a livello nazionale, nel quale si utilizza una carta topografica realizzata appositamente, con segni convenzionali unificati in tutto il mondo. Vince chi impiega il minor tempo; non conta comunque tanto la velocità quanto la capacità di orientamento e di lettura della carta. Il progetto in questione prevede la realizzazione di percorsi facilitati per ragazzi. Il percorso facilitato, previsto per i ragazzi consiste nell’interpretazione di una carta semplificata, redatta appositamente, e con l’aggiunta di una serie di indicazioni scritte per orientarsi sul percorso; in sostanza trattasi di una sorta di caccia al tesoro naturalistica.
     

  • Percorso della memoria: l’eccidio del 23 Agosto 1944 nel Padule di Fucecchio. Laboratorio storico naturalistico attraverso i luoghi dell’eccidio con immancabili riferimenti storici, aneddotici e naturalistici. Il laboratorio può essere articolato in un incontro in classe di 2 ore più un’uscita di 3 ore nell’area di Massarella con visita al Giardino delle Memoria e al Cippo posto in prossimità del Porto di Salanova. In alternativa è possibile, in dipendenza del pulmino, optare per l’intera mattina con visita ai luoghi della Memoria dall’Anchione (Ponte Buggianese) fino a Castelmartini (Larciano) con visita al monumento della Memoria.
     

  • Verso un Orto scolastico biologico a ciclo chiuso - attività didattico ambientale di progettazione e inizio di realizzazione di un orto scolastico. Scelta del luogo, delle colture, delle modalità di semina trapianto. Collegamento con la creazione di una compostiera di supporto all’orto. Il laboratorio si compone di un incontro introduttivo in classe e di due incontri esterni di supporto alla realizzazione e alla gestione dell’Orto.

 

 

Struttura dei laboratori

Lo schema di riferimento “tipo” per ogni percorso naturalistico consta di due incontri di cui un incontro interno in classe e un’uscita sul campo 

 

Per le scuole dell’infanzia gli incontri sono così articolati: 

Incontro in classe 1 ora e Uscita sul territorio 2 ore

Per un totale di 3 ore a laboratorio

 

Per i bimbi più grandi: 

Incontro in classe 1 ora

Uscita sul territorio 2 ore

 

Per un totale di 5 ore a laboratorio.

 

POSSONO ESSERE COMUNQUE CREATI PERCORSI AD HOC

Ogni proposta presentata è uno schema di lavoro, potendo essere adattata alle specifiche esigenze didattiche di ogni singola classe. 

Si auspica, in funzione di adeguare al meglio le proposte alle singole esigenze didattiche, lo svolgimento di incontri propedeutici con gli insegnanti delle scuole in cui potrà essere possibile presentare e negoziare le opportunità e l’organizzazione dei laboratori.

Nel caso di laboratori creati ad hoc potranno essere rimodulate anche le ore a disposizione.

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Dott. Massimiliano Petrolo, 

Naturalista e Guida Ambientale Escursionistica

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Ufficio - Via Romana Lucchese 278 - 50054 - Galleno, Fucecchio

Ecoistituto delle Cerbaie di Petrolo Massimiliano e C. s.a.s.  - Via Baldacci, 99 - Loc. Staffoli - S. Croce sull'Arno (Pisa)

P.I. 01982860502 - C.F 01982860502


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